FUSION STEPS
La clip video di presentazione dell’album di Edoardo Nordio
Musicians
Giovanni Luisi, piano e tastiere
Alberto Lombardi, chitarra elettrica e acustica 3,4,5,6,7,8
Edoardo Nordio, basso elettrico
Cristiano Micalizzi, batteria
Daniele Leucci ,percussioni
SPECIAL GUESTS
Umberto Fiorentino, chitarra elettrica 1,2,9
Gianni Vancini, sax contralto e tenore 1,2,3,4,6,7,9
Track List
1 Doctor Q 5:23
2 Amity Island 6:31
3 Fusion Steps 5:17
4 Let it Flow 5:56
5 Nigel 5:15
6 Madeleine 5:01
7 Morning Dance 4:53
8 Blackjack 4:42
9 Tune 88 5:47
Total time 49:16
All music by Edoardo Nordio except:
4 by G. Washington Jr. 7 by Jay Beckenstein 9 by J. Lorber
Publishing: AlfaMusic Studio (Siae)
Audio clips da Fusion Steps
Nigel
Fusion Steps
Amity Island
Press
Keys and Chords: online music magazine
di Patrick Van de Wiele, 20 Ottobre 2020
Il bassista elettrico Edoardo Nordio dall’Italia voleva realizzare un CD che rimandasse al passato, più precisamente al tempo degli anni Settanta e Ottanta, quando la fusione di Jeff Lorber, The Jazz Crusaders, Grover Washington Jr. ecc. divenne molto nota. Per questo si è avvalso dell’aiuto di Alberto Lombardi alla chitarra elettrica e acustica, Giovanni Luisi al piano e alle tastiere, Cristiano Micalizzi alla batteria, Daniele Leucci alle percussioni, e ha aggiunto musicisti “special guests” come il chitarrista Umberto Fiorentino e il sassofonista Gianni Vancini. Edoardo ha composto lui stesso tutte le tracce, tranne tre. L’allegro “Doctor Q” apre il disco, seguito dal più morbido “Amity Island”. La title track fluttua in un uptempo, dopo di che la bella cover “Let it Flow” di Grover Washington Jr. (dall’album “Winelight”). Segue “Nigel”, mentre “Madeleine” ha un po ‘più di chitarra rispetto alle altre tracce. “Morning Dance” degli Spyro Gyra è arrangiata bene, dopo di che “Blackjack” continua allegramente. La traccia di chiusura “Tune 88” è una cover di Jeff Lorber. Un bel CD che riporta il feeling fusion sotto i riflettori in modo interessante.
Patrick Van de Wiele
Elektrisch bassist Edoardo Nordio uit Italië wou een cd afleveren die teruggrijpt naar het verleden, meer bepaald naar de tijd van de seventies en eighties, toen fusion van Jeff Lorber, The Jazz Crusaders, Grover Washington Jr. enz. hoge toppen scheerde. Hiervoor riep hij de hulp in van Alberto Lombardi op elektrische & akoestische gitaar, Giovanni Luisi op piano & keyboards, Cristiano Micalizzi op drums, Daniele Leucci op percussie, en voegde daar speciale gastmuzikanten zoals gitarist Umberto Fiorentino en saxofonist Gianni Vancini aan toe. Edoardo componeerde alle tracks zelf, behalve drie. Het opgewekte ‘Doctor Q’ opent de schijf, gevolgd door het zachtere ‘Amity Island’. De titeltrack drijft op een uptempo, waarna de mooie ‘Let it Flow’ cover van Grover Washington Jr. (uit het album ‘Winelight’) eraan komt. ‘Nigel’ volgt daarop, terwijl ‘Madeleine’ wat meer gitaar bezit dan de andere tracks. Spyro Gyra’s ‘Morning Dance’ wordt mooi gecoverd, waarna ‘Blackjack’ opgewekt verdergaat. Afsluiter ‘Tune 88’ is een cover van Jeff Lorber. Een leuke cd, die het fusion gevoel op een interessante manier weer onder de aandacht plaatst.
Da Smooth & Soul
di Hans-Bernd Hülsmann, 2020
The bass is the chosen instrument of Italian musician Edoardo Nordio. Since the 80’s he played in various clubs in Rome and in studio sessions as a session musician. His second passion is voice acting for numerous television series and movies. His debut album Fusion Steps was released in 2018 on AlfaMusic.
Edoardo performs on this album electric bass. He is accompanied by Giovanni Luisi (piano, keyboards), Alberto Lombardi (electric guitar, acoustic guitar), Cristiano Micalizzi (drums), Daniele Leucci (percussion). Guest musicians are Umberto Fiorentino (guitar) and Gianni Vancini (sax).
With the exception of three covers Edoardo has written all tracks. The album opens with Doctor Q. The guitar and bass enthusiasts among you know that Doctor Q is a well-known wah and filter device for guitarists from the 70s that was especially popular in Funk. In keeping with the title, the musicians push forward and the bass in particular comes into its own.
Amity Island is a fictional island located off the coast of New England, and is the main setting of the Jaws franchise. It is important to know that the film Jaws by Steven Spielberg initiated Edoardo’s wish to become a dubbing artist. In this piece I especially noticed Umberto Fiorentino through his virtuosity on the guitar.
Fusion Steps is the aptly title for Edoardo’s excellent jazz fusion creation with breathtaking contributions by pianist Luisi, guitarist Alberto Lombardi and saxophonist Gianni Vancini, whose album Get Your Groove On I recently enthusiastically reviewed.
Grover Washington Jr. has written jazz history with his Grammy awarded album Winelight (1980). Taken from this album is the tune Let It Flow. Gianni Vancini skillfully reinterprets the aura and charm of the old master. I don’t know, who Nigel in person is, but the tune has a peaceful impact on me.
From man to woman, Madeleine changes after a furious intro into comfortable navigation, only to then put a jag on it again. Alberto Lombardi sets with distortion guitar new accents. For Spyro Gyra was the initiation their song Morning Dance, released in 1979. Edoardo takes up the familiar theme and approaches it with ingenious variations that are simply fun.
Blackjack is a popular casino card game, especially in Las Vegas. In any case, the musicians play as if they want to recommend themselves for this venue. In his 25th year of recording keyboardist Jeff Lorber released his album Flipside (2005). Edoardo, an avid fan of Jeff Lorber’s music, has re-interpreted from this album the song Tune 88. What critics sometimes regard as smooth jazz, in the hands of these brilliant Italian musicians it receives a contemporary jazz rebirth.
If you approach Edoardo Nordio’s album Fusion Steps with an open mind, you will be pleasantly surprised by the freshness and dynamics that can be found within. I can only recommend everyone to look beyond their horizon and also to take a look at European jazz in its Italian form.
Hans-Bernd Hülsmann
Quintetti jazz: una passione italiana
di Raffaello Carabini, 6 Luglio 2019
Già l’idea di realizzare un album di fusion oggi appare avventurosa. Un genere che ha furoreggiato e portato il jazz al suo periodo di maggiore diffusione e attenzione da parte del pubblico mondiale durante gli anni ’70 e ’80, subito dopo la svolta jazz-rock di Miles Davis. Il genere di artisti come Weather Report, Crusaders, Return To Forever, Dave Sanborn, tanto per citare nel mazzo.
Musica sofisticata e semplice al tempo stesso, ricca di groove e piacevolissima, non è mai stata troppo amata dalla critica militante, specie in Italia, dove a poco a poco è quasi sparita dal circuito (mentre negli USA continua ad avere molta attenzione). Il bassista di Busto Arsizio, rigorosamente allo strumento elettrico come vuole il genere, si è trasferito a Roma da anni, alternando le collaborazioni musicali alla carriera di doppiatore cinematografico.
Questi “passi nella fusion” rappresentano il suo debutto da titolare, in cui propone sei brani di suo pugno a confronto con tre standard firmati Spyro Gyra, Jeff Lorber, Grover Washington Jr. E segnano un percorso convincente, ricco, pieno di verve, che il quintetto (con chitarra e percussioni) che si allarga a sestetto in sette dei nove brani con gli interventi ponderati del sassofonista Gianni Vancini, segue con intelligenza sorprendente e consistenti virate smooth.
Raffaello Carabini
Da Le recensioni di Romainjazz
di Stefano Cazzato
Ritmo e gioia, melodia e coinvolgimento immediato, sono le qualità principali di questo disco ben suonato e ben concepito che trova la sua ratio musicale nella Fusion con atmosfere e temi che fanno riferimento agli anni d’oro del genere (i Settanta) ma anche agli epigoni, se è vero che il bassista Edoardo Nordio ha voluto tra i musicisti di questo lavoro Gianni Vancini, sassofonista assai noto negli States, che ha recentemente coinvolto nel suo “Get you groove on” l’importante tastierista Jeff Lorber, una delle icone, appunto, della Fusion.
Jeff Lorber (“Tune 88”), ma anche Grover Washington jr (“Let it flowe”) e Jay Beckenstein (“Morning dance”): di questi tre maestri della Fusion,più precisamente dello smooth jazz sono i tre brani non originali del disco che marcano in modo programmatico un’appartenenza, una passione, un innamoramento (sono parole di Nordio) per una “musica fatta di atmosfere particolari e groove martellanti”.
Valga qui quello che abbiamo detto per Vancini* e per tutti quelli che questa musica la scrivono e la interpretano con eleganza, consapevolezza e perizia tecnica: il fatto che sia musica d’ascolto, apparentemente facile, e ballabile, nulla toglie al lavoro attento di ibridazione, di sintesi, di combinazione sonora, di rilettura e attualizzazione che c’è dietro: ognuno, a seconda dei suoi gusti, troverà la sua condizione di intrattenimento in quelle tracce di dance, jazz, rock, soul, lounge, easy, che fanno l’amalgama del godibilissimo Fusion steps.
Stefano Cazzato
Radio Ros Brera, novembre 2018
Siccome la Fusion ci piace segnaliamo questa nuova uscita AlfaMusic Edoardo Nordio che ci strapiace per tocco, eleganza ed esecuzione “FUSION STEPS”.
Vorremmo sentirne di più con questa qualità.